Dal sito Teatro Naturale cogliamo alcuni spunti davvero interessanti sulla potatura e ve li riportiamo.
Sapete ad esempio che esistono differenti tipologie di potatura? Nel senso che non è la stessa cosa occuparsi di un ulivo da cui si devono raccogliere le olive, e di uno invece che viene tenuto per motivi ornamentali. Infatti nel primo caso si predilige una potatura con più fronde, nella seconda si vuole mostrare invece la possenza e la bellezza del legno.
Ricordate però l’indicazione fondamentale: potare è una cosa, tagliare un’altra! Dovete usare forbici e testa in egual misura.
Ecco allora alcune indicazioni importanti.
Turni di potatura: bisogna potare ogni anno, perché è un modo per risparmiare tempo e denaro. Se potate ogni due o tre anni, per ogni albero sarà necessario molto più tempo. Solo se avete davvero tanti ulivi, potete pensare di fare turni di due anni tra una potatura e l’altra.
Quanto potare: usate sia il segaccio che le forbici, eliminando il legno in eccesso e lasciando più foglie.
Quando potare. La potatura eseguita durante la stasi vegetativa favorisce una ripresa vegetativa anticipata: non dimenticate però di usare buon senso e esperienza, perché ad esempio in alcuni casi potare più tardi significa invece ridurre lo sviluppo vegetativo dell’olivo, rallentare la vegetazione, favorendo, in taluni casi, fioritura e allegagione.
Come potare: è più difficile farli da terra, anche se la resa è migliore. Resta il fatto che se non avete la giusta esperienza, è meglio affidarsi ad un professionista del settore!
Ecco l’articolo per intero: http://www.teatronaturale.it/strettamente-tecnico/l-arca-olearia/22391-appunti-di-potatura-dell-olivo-e-gia-davvero-ora-di-cominciare.htm.
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