Attenzione: questo post è chiaramente di parte e ovviamente scritto da una donna.
Siamo in autunno e i mali di stagione sono dietro l’angolo: basta fare due passi e il raffreddore è assicurato.
Se poi in casa ci sono i figli in età da Scuola dell’Infanzia, la possibilità di ammalarsi cresce in maniera esponenziale: i più fortunati poi fanno il bis, godendosi innumerevoli influenze, tanto che a giugno sono ancora in giro con gli occhi rossi e il fazzoletto in mano. L’augurio che possiamo farvi? Che ad ammalarsi siano sempre le donne.
No, non è maschilismo, cattiveria o stupidità: è solo la legge della giungla. Se una donna si ammala, con 39 di febbre si occupa dei pargoli, della casa, va e viene dall’ufficio, la sera prepara la cena e magari fa pure il dolce. Se un uomo vede che la fatidica soglia del 37 è stata varcata, magari da una sola misera linea, ebbene, è la fine. Avrete un moribondo in camera da letto, curato a biscotti dalla figlia di due anni, che ogni minuto sottolinea che non può respirare perché ha il raffreddore, il mal di testa, dolori alle ossa etc…ed ha bisogno di cibo, acqua, cure di ogni tipo. Che fare? Divorziare? No: è sufficiente un po’ di olio di oliva! Non è uno scherzo, ma una delle tante verità che i nostri nonni hanno sempre saputo, ma che la scienza ha tirato fuori solo da pochi anni.
Secondo infatti Gary Beauchamp & Paul Breslin del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia l’olio di oliva contiene olecantale ed ha lo stesso effetto dell’ibuprofene, uno degli antidolorifici e antiinfiammatori più conosciuti del mondo. In pratica si tratta del responsabile del sapore pungente dell’olio stesso: una volta riprodotta questa molecola in laboratorio, è stato visto che essa è in grado inibire gli enzimi COX-1 e COX-2, che sono presenti nel nostro corpo in seguito ad un infezione, esattamente come fa l’ibuprofene.
Secondo gli studiosi, la presenza dell’oleocantale è un altro dei motivi del salutare successo della Dieta Mediterranea, dove l’olio rappresenta un protagonista non solo gustoso, ma anche prezioso.
Se quindi, per tornare al caso del moribondo trattato sopra, alle medicine stabilite dal medico (su cui non ci permetteremmo mai di sindacare), aggiungete una bella minestrina calda impreziosita da due cucchiai di Cuore Verde, vedrete che in breve tempo riuscirete a risollevarlo dal letto e magari farlo adagiare sul divano…soprattutto se sta per iniziare la finale di Coppa!