Desiderate avere un’ottima produzione di olive? La difesa fitosanitaria è l’arma che fa per voi! Purtroppo il 2014 è stato un anno terribile per le nostre coltivazioni: la mosca dell’olivo ha lasciato sul terreno raccolti decimati quando non del tutto impresentabili, ma non è l’unico agente patogeno che può colpire i vostri alberi. E gli effetti li conosciamo: l’ulivo deperisce, l’attività vegetativa rallenta, diminuisce la quantità di oliva prodotta e la qualità dell’olio ne risente.
Scopriamo ora insieme quali pericoli corrono i nostri ulivi. Il peggiore è senza dubbio, appunto, la mosca dell’olivo, che è diffusa in tutto il Mediterraneo. La sua presenza deriva dall’andamento climatico e crolla durante l’inverno. È possibile quindi prevedere i suoi cicli vitali (anche se non sempre in maniera perfetta), e anche i danni, che sono in genere: caduta del frutto, distruzione della polpa da parte della larva o olio più acido.
Altro problema è la tignola, che attacca le foglie, anche se non è grave come la mosca, con la seconda generazione che crea più danni intorno a giugno-luglio. C’è poi la cocciniglia mezzo grano di pepe, che sottrae linfa agli organi vegetali: le piante più infestate possono deperire e perdere le foglie.
Da non sottovalutare anche la rogna, prodotta da un batterio, che sfrutta le lesioni naturali già presenti sulle piante e provoca dei tubercoli che vanno a indebolire l’albero. Abbiamo infine l’occhio di pavone, una malattia fungina che va a colpire le foglie se c’è molta umidità, con temperature intorno ai 12°. Meno sono ventilati gli uliveti, più i danni saranno gravi.
Come possiamo quindi mettere in azione la migliore difesa fitosanitaria possibile? A spiegarcelo, nell’incontro organizzato per giovedì 26 marzo al Frantoio Torresi, sarà la dottoressa Elisabetta Piccioni, tecnica dell’Assam. A lei potremmo rivolgerci con dubbi e domande e sapere tutto il necessario per affrontare la prossima stagione.
Vi aspettiamo, non mancate!