Voi l’inverno l’avete visto? Noi al massimo intravisto: e per questo motivo iniziamo a farci qualche domanda su quello che ci aspetta per la prossima stagione sul tema mosca olearia.
Infatti a molti questa stagione ricorda quella del 2014/2015, quando in tutta Italia il raccolto fu letteralmente devastato da questo tipo di parassita. Ovviamente, se anche dovessimo cominciare tra non molto a vedere qualche mosca in giro, è ancora prematuro preoccuparsi. Ma fare attenzione è obbligatorio, soprattutto nel periodo che stiamo vivendo, quando a causa dei cambiamenti climatici in corso, è più difficile avere punti di riferimento e capire cosa succederà.
Tra le possibili soluzioni future nella lotta all’infestazione da mosca, una proposta interessante arriva ad esempio dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che ha pensato ai ragni: i predatori naturali di Bactrocera oleae.
Durante lo studio, si è arrivati ad una prima conclusione interessante (anche se un po’ ovvia) negli uliveti biologici la quantità dei ragni era maggiore che in quelli non biologici. Ma c’erano pià ragni anche negli uliveti con cespugli vicino agli ulivi.
Conclusione: tanti ragni, poche mosche. Certo, sarà importante capire come bilanciare le due popolazioni: ma è senza dubbio una prospettiva futura molto interessante.
Intanto è importante, come diciamo sempre, tenere sotto controllo i nostri ulivi per avere sempre chiara la situazione.
In attesa di sapere se la salute dei nostri raccolti è appesa ad una filo: di tela di ragno!