Il gusto dell’olio buono

Running with sunset

Ricordi d’estate, di un’epoca talmente lontana da essere soffusa in un alone di luce. Ricordi di giochi sul prato e di corse a piedi nudi, di merende preziose, fatte di pane fresco condito con un filo di olio e un pizzico di sale. L’acqua appannava il bicchiere, mentre il gusto sapido del condimento si mischiava a quello delicato del pane. E si usava l’olio buono, ovviamente, quello da far correre quasi un goccio alla volta, speciale già nel nome. Così lo distinguevamo dall’altro olio, quello di semi, di girasole o di arachidi, meno importante pur nella sua rispettabilità, usato ad esempio per friggere.

L’olio e l’ulivo, come vecchi amici, fanno parte della vita di noi marchigiani. In molti abbiamo parenti che con qualche albero di ulivo si procuravano l’olio per tutto l’anno. Non si faceva (né lo si fa adesso)  per risparmiare: ma vuoi mettere l’orgoglio consumare il “tuo” olio, che non è più l’olio buono, ma è quello più buono, quello da regalare ai nipotini, per farlo mettere nella pappa dei più piccini, quello che quando sei ospite ti viene orgogliosamente posto davanti: vedi, abbiamo cucinato con il tuo olio!

L’olio più buono è quello fatto con l’oliva che hai rastrellato con le tue mani, insieme al resto della famiglia, quando la raccolta diventa occasione di stare insieme, quello che hai visto sgorgare dalle macine del frantoio di cui ti fidi, in mezzo a quell’odore aspro eppure già così buono. È quello che dorme nella damigiana scura che tieni al buio e al fresco, affinché il sapore sia il medesimo fino alla fine.

È lo stesso che metti sulle fette di pane dei tuoi figli oggi, per fare merenda come si usava una volta, anche se il mondo è pieno di dolcetti e di biscotti industriali, che l’olio buono non l’hanno visto mai nemmeno col binocolo.

L’olio più buono è quello che accompagna il nostro mondo, le nostre tradizioni: ed è così buono perché ci accomuna e ci tiene uniti, ci ricorda da dove veniamo e ci suggerisce la strada da percorrere, così piena di gusto, così semplice…eppure così naturalmente buona.

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